Il brano dalla Prima Lettera ai Corinzi trasmette un messaggio fondamentale per la nostra fede: la morte e risurrezione di Cristo come evento centrale e salvifico.

Il messaggio di Paolo potrebbe apparire scontato, considerando la sua centralità nella fede cristiana e la sua diffusione attraverso i secoli. Tuttavia, i tempi attuali ci pongono di fronte a sfide e interrogativi che richiedono un impegno nuovo e rinnovato nel testimoniare e annunciare la fede.

Nel contesto contemporaneo, caratterizzato da una pluralità di idee, culture e visioni del mondo, la necessità di comunicare la verità del Vangelo con chiarezza e convinzione diventa più pressante che mai. Le questioni etiche, sociali e spirituali che affrontiamo richiedono un approccio autentico e impegnato nel portare il messaggio di speranza e di amore di Cristo a coloro che ne hanno bisogno.

Le disuguaglianze crescenti, le crisi ambientali e le tensioni geopolitiche pongono in primo piano la necessità di un annuncio evangelico che si faccia carico delle sfide concrete del nostro tempo. Questo impegno richiede non solo parole, ma soprattutto azioni concrete di solidarietà, giustizia e compassione, che testimonino la presenza viva di Cristo nel mondo.

Pertanto, il messaggio di Paolo non è affatto scontato, ma rimane più attuale che mai, richiamandoci all’impegno costante nel testimoniare la nostra fede attraverso la nostra vita quotidiana e le nostre scelte. In questo tempo di Pasqua, possiamo rinnovare il nostro impegno nel portare la luce di Cristo nel mondo, alimentati dalla speranza che la sua risurrezione ci dona.

Dunque, il testo è un richiamo alla radice della fede cristiana, alla sua essenza più profonda: la morte di Cristo per i nostri peccati e la Sua risurrezione, secondo le Scritture. Questo passaggio non solo richiama la centralità degli eventi pasquali nella vita dei cristiani, ma anche l’importanza di condividerli con gli altri, di tramandare questa verità fondamentale con amore e dedizione.

In questo periodo pasquale, rivolgo i miei più affettuosi auguri a tutti i docenti, studenti e personale amministrativo. Che la resilienza dimostrata nella ricerca della conoscenza e nella condivisione della fede sia un faro luminoso nei momenti di sfida e di difficoltà. Che la speranza suscitata dalla risurrezione di Gesù riempia i vostri cuori di fiducia nel futuro e di serenità nell’affrontare ogni ostacolo.

                                                                                              

Prof. Antonio Foderaro, decano