BTN 34 – Scienza e Fede in Dialogo

PRESENTAZIONE

Il presente volume è il risultato di un ampio progetto di ricerca intitolato Scienza e fede in dialogo, che ha coinvolto docenti di diverse discipline della Sezione S. Tommaso d’Aquino della Pontificia Fa­coltà Teologica dell’Italia Meridionale e altri provenienti da uni­versità statali.
Il progetto è stato diretto da Francesco Asti e organizzato da Edoardo Cibelli. L’obiettivo è stato quello di realizzare una riflessione sistematica sugli snodi teoretici che caratterizzano la ricerca scien­tifica, la riflessione filosofica e quella teologica dei nostri giorni e che necessitano di chiarificazioni e approfondimenti, nella riscoperta di una proficua collaborazione tra i diversi ambiti del sapere.
Nel clima culturale contemporaneo, infatti, cadenzato da una se­rie di innovazioni che investono tutte le aree dello scibile umano, ap­pare sempre più urgente promuovere iniziative per favorire un dia­logo interdisciplinare. L’opinione, abbastanza diffusa, secondo la quale scienza e fede sarebbero due ingredienti gnoseologici costitutivi della dimensione antropologica, simili a due binari paralleli, senza punti in comune, richiede uno sforzo critico di approfondimento. Da un punto di vista storico, è ben nota la presenza di momenti di scontro nei quali l’uomo di fede ha visto nell’uomo di scienza un ne­mico acerrimo da combattere, e viceversa. Urge la necessità di sfa­tare questa concezione distorta di un presunto conflitto perenne tra scienza e fede, guardando, come suggeriscono alcuni, verso la co­stituzione di un auspicato fondamento epistemologico comune, frutto di un dialogo interdisciplinare, che apporti un allargamento degli orizzonti conoscitivi e interpretativi sulla realtà in cui l’essere umano, come singolo e come comunità, costruisca la propria identità.
Una ricerca nel campo delle scienze umane deve tener conto del­la condizione dell’homo viator, che riconosce in se stesso e nella realtà che lo circonda un insieme di fatti da acquisire, interpretare, comprendere, giudicare e in base ai quali prendere posizione esi­stenziale. D’altra parte la scienza, nel suo progresso, è sempre su­scettibile di nuovi approfondimenti e di integrazioni che devono tener conto di una realtà complessa e in continua evoluzione. In questo cammino di integrazione conoscitiva, la filosofia gioca ov­viamente un ruolo essenziale.
La scelta degli argomenti affrontati nel progetto è avvenuta gra­zie agli incontri tra docenti e a tre seminari interdisciplinari con il coinvolgimento degli studenti. Il Convegno del 29 ottobre 2012, che ha riscosso ampia partecipazione da parte di docenti e studenti in­terni ed esterni alla Sezione S. Tommaso, pone in risalto anche l’im­portanza della teologia, che ha il compito di mediare tra un contesto culturale e i contenuti della fede cristiana.
Nel primo seminario interdisciplinare (11 marzo 2013) sono sta­te presentante le questioni fondamentali che riguardano la meto­dologia da utilizzare negli ambiti scientifico, filosofico e teologico. La tematica è stata introdotta e moderata dal professor Asti. Il pro­fessor Cibelli ha presentato i punti di convergenza e quelli di di­vergenza tra le diverse prospettive metodologiche che caratterizza­no tali ambiti.
Nel secondo seminario interdisciplinare (18 aprile 2013) sono state discusse alcune tematiche fondamentali di grande interesse nel dialogo tra scienza e fede. È intervenuto Francesco Rinaldi, lau­reato in Ingegneria all’Università Federico II di Napoli, che ha in­trodotto alcuni interrogativi conoscitivi riguardanti le attuali ricer­che scientifiche, filosofiche e teologiche. Dalla discussione generale successiva è emerso da parte degli studenti un grande interesse su questi argomenti e sono state individuate nuove problematiche da approfondire.
Nel terzo e ultimo seminario interdisciplinare (6 maggio 2013) sono stati dibattuti alcuni elementi basilari che si riscontrano in ogni ambito di ricerca. Alessandro Gargiulo, laureato in filosofia all’Uni­versità Federico II di Napoli, ha presentato gli elementi della strut­tura antropologica soggiaccenti all’impresa scientifica, filosofica e teologica.
Le tematiche del Convegno, introdotte dal vice preside Gaetano Di Palma, sono state suddivise in tre parti. Le Questioni metodologiche sono state affrontate nella prima parte del Convegno, in cui si è cercato di chiarire l’attendibilità del metodo in ambito scientifico (Edoardo Boncinelli), in quello filosofico (Pasquale Giustiniani) e in quello teo­logico (Asti). Le Questioni filosofiche, relative alla mente, sono state considerate nella seconda parte del Convegno, in cui si sono poste in risalto problematiche filosofiche di grande interesse sia per l’ambi­to scientifico che per quello teologico, come quella della coscienza (Giuseppe Trautteur) e dell’anima (Cloe Taddei Ferretti). Le Questioni teologiche sono state affrontate nella terza parte del Convegno. I pun­ti nevralgici costituiscono la svolta verso il soggetto, conoscente e re­sponsabile (Cibelli), l’approccio ermeneutico alla verità in teologia (Adolfo Russo) e la lettura della parola di Dio alla luce del dialogo tra scienza e fede (Gaetano Castello). Prima della discussione generale e della chiusura del Convegno, Carmine Matarazzo ha tenuto un in­tervento di ricapitolazione sulle tematiche affrontate.
Desideriamo ringraziare i vari relatori per i loro interventi ap­profonditi. Inoltre, esprimiamo alla Conferenza Episcopale Italiana la nostra viva gratitudine per il sostegno dato alla realizzazione del progetto Scienza e fede in dialogo, con l’augurio che questo volume spinga i ricercatori dei diversi ambiti del sapere verso una sinergia di prospettive e di arricchente confronto interdisciplinare.
I CURATORI